Ottimizzazione del comparto fognatura e depurazione del comune di Capalbio – Depuratore di Borgo Carige (Gr)

Intervento

Ottimizzazione del comparto fognatura e depurazione del Comune di Capalbio – Depuratore di Borgo Carige

Importo dei lavori eseguiti (compreso sicurezza):

2.181.709,57 €

Importo a base di gara (compreso sicurezza):

3.068.408,17 €

Stazione appaltante

Acquedotto del Fiora S.p.A.

Committente

Ingegnerie Toscane S.r.l.

Incarico svolto

1. Assistenza alla progettazione definitiva (2013-2014), assistenza alla progettazione esecutiva (2015), direzione operativa (2019-2021) RABAI ALBERTO 2. Assistenza alla progettazione definitiva (2013-2014), assistenza alla progettazione esecutiva (2015) UGOLINI ALESSANDRA

Obbiettivi dell’intervento

L’intervento, che risulta pressoché terminato, è finalizzato alla realizzazione di un nuovo impianto di depurazione, di potenzialità pari a 2˙200 A.E., che tratterà reflui civili o assimilabili ed andrà a recapitare, tramite il Fosso della Carige, nel Lago di Burano.

Elementi caratterizzanti la prestazione

E’ stata prevista la dismissione del depuratore di Poggetti, che risultava in condizioni fatiscenti e la sua sostituzione con una stazione di sollevamento di tipo pneumatico, in grado di convogliare i liquami, mediante una condotta premente di circa 3.600 m già realizzata, verso il nuovo impianto di depurazione di Borgo Carige. Impianto realizzato su due linee e con possibilità di bypassare ciascuna delle sezioni del comparto di trattamento biologico in caso di necessità di manutenzione. Scelta di un sistema di sollevamento per la stazione di Poggetti idoneo a permettere il superamento di elevate prevalenze in corrispondenza di portate caratterizzate da un’elevata fluttuazione stagionale, minimizzando i tempi di stazionamento del refluo in condotta. Contenimento dell’impatto ambientale generato dall’intervento, mediante l’adozione di soluzioni di ingegneria naturalistica (terre armate) e l’individuazione di aree a verde per garantire un inserimento ottimale all’interno di un contesto paesaggistico di elevato pregio.

Criticità e scelte per il superamento delle stesse

Trattandosi di area sensibile, è stato richiesto dal Comitato di Vigilanza dell’Accordo di Programma integrativo per la Tutela del Lago di Burano, indipendentemente dalla potenzialità dell’impianto, il rispetto dei limiti delle tabelle 1 e 2 del D.Lgs. 152/2006 e l’applicazione di un trattamento terziario necessario alla riduzione della concentrazione di SST nell’effluente a valori inferiori a 10 mg/l. L’impianto è stato quindi dotato di trattamenti di affinamento dell’effluente quali chariflocculazione, filtrazione e disinfezione con U.V. che permettono, allo stesso tempo, di avere garanzie sull’efficacia e la durevolezza nel tempo del trattamento. Elevate fluttuazioni stagionali per la forte vocazione turistica del territorio che ha reso necessario realizzare l’impianto su 2 linee e l’installazione di una stazione di sollevamento di tipo pneumatico.